A partire da lunedì 17 febbraio fino a venerdì 21 febbraio alle ore 13, salvo chiusura anticipata, il Tesoro emetterà la prima edizione del titolo di Stato BTP Più, titolo facente parte della famiglia BTP Valore, con remunerazione crescente nel tempo, opzione di rimborso anticipato del capitale e destinato alla clientela retail, con ISIN IT0005634792.
Quali sono le principali caratteristiche del BTP Più?
L’investimento prevede, come per tutti i BTP destinati ai piccoli risparmiatori, un taglio minimo di 1.000€, sarà emesso alla pari (prezzo 100) e non saranno previste commissioni di sottoscrizione durante i giorni del collocamento.
Il titolo avrà una durata di otto anni (scadenza 25 febbraio 2033), la novità introdotta in questa emissione è data dalla facoltà dell’investitore di richiedere il rimborso anticipato del capitale allo scadere del quarto anno, ottenendo così il rimborso dell’intero ammontare investito o della quota parte che si desidera svincolare, sempre per lotti minimi di 1.000 euro. La richiesta di rimborso anticipato dovrà avvenire tramite comunicazione alla banca o all’ufficio postale nel corso della finestra temporale che va dal 29 gennaio 2029 al 16 febbraio 2029 e l’effettivo rimborso avverrà il 26 febbraio 2029.
L’opzione di rimborso anticipato è prevista solamente per coloro che acquisteranno il titolo all’emissione e lo manterranno in portafoglio fino alla data utile per richiedere il rimborso. Resta inteso che, come tutti gli altri titoli di Stato italiani, il titolo potrà in ogni momento essere ceduto prima della scadenza, per l’intero ammontare o quota parte di esso, sul mercato secondario alle condizioni in vigore in quel momento.
A differenza dei BTP tradizionali, il nuovo Btp Più, come i BTP Valore, corrisponderà cedole trimestrali a tassi crescenti nel tempo (step-up) con una cedola base che accompagnerà i primi quattro anni di vita del titolo ed una cedola più elevata per i successivi quattro anni. Oggi, 14 febbraio 2025, sono stati annunciati i livelli minimi dei due tassi cedolari annuali, rispettivamente pari a 2,80% e 3,60%, che potranno essere confermati, o corretti al rialzo, al termine dell’offerta.
È possibile sottoscrivere l’investimento in autonomia tramite il proprio home-banking, se abilitato alla funzione di trading online inserendo il codice ISIN del titolo oppure, in alternativa, presso gli sportelli bancari o l’ufficio postale.
Al BTP Più si applicherà la stessa tassazione agevolata prevista per gli altri titoli di Stato: 12,50% oltre all’esenzione dalle imposte di successione. Inoltre, la legge di bilancio 2024 ha escluso i titoli di Stato, fino ad un massimo di 50.000€ complessivi, dal calcolo dell’ISEE.
Grafico curva dei titoli di Stato italiani e Btp Più
Tabelle Btp Più e Btp tradizionali di pari durata
Analisi del mercato
Come possibile notare dal grafico, il rendimento del titolo in emissione, nell’ipotesi di richiesta di rimborso anticipato, è leggermente più elevato di quello dei Btp di pari scadenza quindi potrebbe esserci una convenienza nell’acquisto del Btp Più e nel suo mantenimento in portafoglio fino a febbraio 2029. Se valutiamo invece il titolo considerando la cedola step up, e quindi il rendimento totale del titolo sugli otto anni di vita naturale dello stesso, troviamo che il rendimento a scadenza è pressoché uguale rispetto ai titoli di pari durata.
In particolare, come possibile notare dalle tabelle, troviamo che, nell’ipotesi di rimborso anticipato, il titolo rende il 2,83% contro titoli di pari scadenza che hanno un rendimento lordo annuo di 2,69% e 2,63%. Considerando, invece, il titolo con la sua naturale scadenza, vediamo che il rendimento annuo lordo della nuova emissione si attesta a 3,21% contro il 3,25% del Btp tradizionale di pari durata.
Il titolo, quindi, non offre rendimenti che si differenzino particolarmente rispetto ai titoli già presenti sul mercato secondario: è in linea con i rendimenti offerti oggi dai titoli di Stato italiani.